Pantelleria: location da sogno per i film

Situata nel cuore del Mediterraneo, tra la Sicilia e la costa tunisina, Pantelleria è una delle isole più affascinanti e misteriose del sud Italia. La sua storia millenaria, le sue radici vulcaniche e il suo paesaggio aspro e incontaminato la rendono un luogo particolarmente magnetico, che nel tempo è riuscito a incantare anche i professionisti del mondo del cinema.

I suoi dammusi in pietra lavica e i paesaggi mozzafiato che si estendono fino alle acque cristalline del Mar Mediterraneo non hanno rivali, ma oltre alla sua bellezza naturale, ciò che attira i registi è la sua atmosfera unica e suggestiva, che riesce a trasformare ogni scena girata in qualcosa di irripetibile.

L’industria cinematografica e Pantelleria

Negli ultimi decenni, Pantelleria è diventata sempre più popolare come location cinematografica.

Ma cosa rende Pantelleria così speciale agli occhi dei cineasti? In primo luogo, la sua bellezza naturale. Con il suo tipico contrasto cromatico tra il nero delle rocce e il blu cristallino delle acque, l’isola offre una scenografia naturale senza eguali. Inoltre, la sua architettura tradizionale rappresenta un aiuto prezioso ai registi, che possono sfruttare appieno l’ambiente circostante senza dover ricorrere a set artificiali.

In secondo luogo, Pantelleria ha una qualità intrinseca che poche altre location possono vantare: l’isolamento. Nonostante possa sembrare un ostacolo, in realtà esso è un punto di forza: registi e attori possono immergersi completamente nel contesto naturale, lontani dal trambusto delle grandi città e degli studi cinematografici, creando così opere più autentiche e cariche di emozioni.

I film più famosi girati sull’isola di Pantelleria

“A Bigger Splash” di Luca Guadagnino (2015)

Negli ultimi anni, uno dei film più iconici del cinema italiano e internazionale è stato girato proprio qui, rendendo l’isola famosa in tutto il mondo. Stiamo parlando di A Bigger Splash (2015), diretto dal regista italiano Luca Guadagnino.

Questo thriller psicologico ha come protagonisti attori di fama mondiale come Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts e Dakota Johnson, e racconta la storia di una rockstar in convalescenza e delle tensioni esplosive che si sviluppano durante una vacanza sull’isola.

Per Guadagnino, Pantelleria non è solo una location suggestiva, ma un vero e proprio personaggio che interagisce con i protagonisti dei suoi film. L’isola diventa centrale nella trama, riflettendo le dinamiche emotive dei personaggi. L’isola stessa diventa un simbolo del desiderio e del pericolo, della bellezza e dell’isolamento, in un intreccio di temi che ricalca perfettamente l’atmosfera del film.

Luca Guadagnino e Pantelleria

In numerose interviste, Luca Guadagnino ha parlato del suo rapporto speciale con l’isola: il regista l’ha descritta come un luogo di grande ispirazione e un rifugio creativo. Per Guadagnino, Pantelleria rappresenta l’essenza stessa del Mediterraneo: un luogo di bellezza e mistero, dove la modernità incontra la tradizione. Il regista ha anche sottolineato come l’isolamento di Pantelleria contribuisca a creare un’atmosfera di intimità e riflessione, elementi che sono fondamentali per le storie che sceglie di raccontare nei suoi film.

Il successo di A Bigger Splash ha contribuito a far conoscere Pantelleria a un pubblico globale. Il film, presentato in numerosi festival internazionali, è stato acclamato dalla critica non solo per le interpretazioni degli attori, ma anche per la sua straordinaria ambientazione.

“In guerra per amore” di Pif (2016)

Un altro film che ha utilizzato Pantelleria come sfondo per la sua trama è In guerra per amore (2016), diretto e interpretato da Pif. Questo film, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, è una commedia romantica con sfumature drammatiche, che narra la storia di un giovane soldato siciliano che si innamora di una donna americana e cerca di conquistarla nel bel mezzo del conflitto bellico.

Le riprese sull’isola hanno messo in evidenza le sue caratteristiche storiche, come i bunker e le fortificazioni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Data la sua posizione strategica nel Mediterraneo, Pantelleria ha svolto un ruolo cruciale durante la guerra, e Pif ha deciso di sfruttare questa storia per arricchire la trama del suo film e raccontare le difficoltà e le tensioni della guerra, ma anche l’amore e il coraggio dei protagonisti.

“Pantelleria” (2022)

Il corto Pantelleria (2022), diretto da Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni), presentato alla Mostra di Venezia, rappresenta una profonda riflessione sul ruolo del cinema durante la Seconda Guerra Mondiale e su come la guerra stessa sia stata immortalata sul grande schermo. Il film racconta un episodio specifico e poco conosciuto: il bombardamento dell’isola di Pantelleria, avvenuto nel 1943, seguito da un secondo bombardamento organizzato dagli alleati per realizzare un combat film, pianificato appositamente per essere immortalato su pellicola. 

Il film di Masbedo approfondisce proprio la riflessione sulla linea sottile che separa la realtà dalla rappresentazione cinematografica, attraverso una narrazione visiva potente e simbolica. Sfruttando frammenti dei combat film originali, proiettati sui muri delle strutture odierne di Pantelleria, il film crea una collisione temporale tra passato e presente. Quale bombardamento è più “vero”, si chiede il film: quello originale o quello ripetuto per le cineprese?

La realizzazione del film ha coinvolto direttamente la comunità pantesca, con un processo creativo e collettivo durato quattro anni. Gli abitanti locali hanno contribuito con le loro storie e i loro ricordi, rendendo il film un ponte tra le generazioni, in cui i traumi del passato vengono ripercorsi e rivissuti attraverso le voci e le immagini di oggi.

Documentari e spot pubblicitari a Pantelleria

Oltre ai film, Pantelleria è stata protagonista anche di alcuni spot pubblicitari e documentari. La sua bellezza incontaminata e l’atmosfera di esclusività che si respira sull’isola la rendono una location ideale per campagne pubblicitarie e per documentari che esplorano la cultura e la storia dell’isola.

Pandelleria: il docufilm di Fiat che celebra l’iconica Panda e l’isola di Pantelleria

Fiat ha lanciato la campagna “Pandelleria”, un’iniziativa unica nel suo genere dedicata alla leggendaria Panda e ai dipendenti dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, noto per la produzione di questo iconico modello. Il cuore dell’operazione è rappresentato dal docufilm “Pandelleria”, un omaggio tanto ai lavoratori quanto all’auto stessa, che continua a essere una protagonista indiscussa del panorama automobilistico europeo. Il titolo del docufilm parla da sé: è un gioco di parole che unisce “Panda” e “Pantelleria”, dove è stato girato il documentario.

L’aspetto più curioso è che l’isola è anche il luogo con la più alta densità di Fiat Panda al mondo, un fatto che ha reso l’isola perfetta per raccontare le storie di chi vive e lavora qui, avendo la Panda come fedele compagna di vita. Il documentario si sviluppa attraverso le voci di 14 abitanti di Pantelleria, tra cui un apicoltore, un meccanico, un agricoltore, un prete, un musicista e altri rappresentanti di una comunità diversificata ma unita dalla passione per la Panda. Ogni storia svela un legame unico con il veicolo, mostrando come la versatilità e la semplicità della Panda si adattino perfettamente alle esigenze quotidiane dei panteschi.

La campagna si è arricchita anche di una componente social, studiata per ampliare la diffusione del messaggio e raggiungere un pubblico ancora più vasto. Per questo, Fiat ha collaborato con il content creator Gabriele Vagnato, il cui tocco ironico e leggero ha portato una ventata di freschezza alla narrazione. Vagnato ha realizzato una serie di brevi video per i social, pensati per catturare l’attenzione delle nuove generazioni, avvicinandole alla storia della Panda e alle persone che la guidano ogni giorno, facendo leva sulla semplicità che da sempre caratterizza l’automobile.

“Se l’isola si perde nel tempo”, il documentario dedicato a Pantelleria

Il documentario intitolato “Se l’isola si perde nel tempo”, diretto dal regista Nello La Marca, rappresenta un viaggio emotivo e visivo attraverso l’isola di Pantelleria, documentando la vita dei suoi abitanti e l’essenza stessa di questo luogo, che pur appartenendo al Mediterraneo, è intriso di una singolare identità storica e culturale.

Il documentario è suddiviso in quattro capitoli, ognuno dei quali corrisponde a una delle stagioni dell’anno, tracciando un parallelismo tra il ciclo della natura e la vita sull’isola. Attraverso la lente del regista, i paesaggi di Pantelleria non solo decorano la narrazione, ma assumono anche una valenza simbolica, diventando una metafora della lotta tra la tradizione e il cambiamento, tra il permanere dell’anima isolana e l’ineluttabile scorrere del tempo.

Gli autori e il regista raccontano che la loro esperienza a Pantelleria li ha trasformati: “Siamo arrivati con l’idea di documentare l’isola, ma ci siamo resi conto che l’isolanità è molto più di una condizione geografica: è una tappa cruciale della coscienza umana”, spiegano.

Lo spot del Parco Nazionale di Pantelleria: natura e storia in scena

Il Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria rappresenta un gioiello naturalistico e culturale di straordinaria importanza, non solo per la Sicilia, ma per tutto il Mediterraneo. È il più giovane tra i Parchi Nazionali italiani e l’unico in Sicilia, un riconoscimento che conferma il valore unico del suo paesaggio, della sua biodiversità e della sua storia millenaria. Lo spot recentemente diffuso dal Parco si propone di mettere in risalto le molteplici risorse e bellezze che rendono quest’isola un luogo unico e affascinante. L’obiettivo principale è quello di “coltivare la bellezza”, un concetto che va oltre la semplice conservazione dell’ambiente. Grande importanza viene data al coinvolgimento delle nuove generazioni, con i giovani dell’isola chiamati a diventare protagonisti di questa rinascita territoriale.

Una location naturale perfetta per i film

Il paesaggio vulcanico: un’atmosfera drammatica e suggestiva

Pantelleria è di origine vulcanica, e questo si riflette nel suo paesaggio aspro e drammatico. Le rocce nere, le scogliere a picco sul mare e le calette nascoste offrono uno scenario naturale ideale per girare scene di grande impatto emotivo. I registi hanno potuto sfruttare queste caratteristiche per creare atmosfere suggestive e cariche di tensione. Il paesaggio vulcanico di Pantelleria è anche un simbolo di forza e resistenza, elementi che si prestano perfettamente a raccontare storie di conflitto e redenzione.

Le acque cristalline e i contrasti cromatici: il mare di Pantelleria

Il mare di Pantelleria, con le sue acque limpide e cristalline, offre un contrasto cromatico straordinario con le rocce scure del paesaggio vulcanico: è uno degli elementi che rendono l’isola così affascinante dal punto di vista cinematografico. Le acque turchesi, che variano nelle tonalità di blu, creano uno sfondo visivamente accattivante per scene che richiedono una forte componente emotiva.

Il mare di Pantelleria è stato utilizzato nei film per scene di nuoto, immersioni o semplici momenti di riflessione, dove la bellezza incontaminata dell’ambiente contribuisce a creare un’atmosfera di calma e introspezione.

I Dammusi: tradizione e fascino cinematografico

Una delle caratteristiche più iconiche di Pantelleria è la presenza dei dammusi, le tradizionali abitazioni in pietra lavica. Questi edifici, con i loro tetti a cupola e i muri spessi, sono un elemento fondamentale del paesaggio architettonico dell’isola e vengono spesso utilizzati come set cinematografici per scene ambientate sia nel passato che nel presente.

I dammusi offrono un’atmosfera di intimità e accoglienza, e il loro design unico si presta perfettamente a raccontare storie che si intrecciano con la cultura e la storia dell’isola. Registi e sceneggiatori sfruttano questi edifici per creare ambientazioni suggestive, dove la tradizione e la modernità si fondono in modo armonioso.

La luce naturale: il segreto dell’estetica Mediterranea

Uno degli aspetti più affascinanti di Pantelleria è la sua luce naturale. La posizione geografica dell’isola, nel cuore del Mediterraneo, garantisce una luce calda e avvolgente che valorizza ogni ripresa, creando scene di grande impatto visivo.

Registi e direttori della fotografia apprezzano particolarmente la luce del tramonto sull’isola, che dona alle riprese un’atmosfera magica e quasi surreale.

Il Cineteatro San Gaetano: una storia di resilienza

Il Cineteatro San Gaetano, fondato all’inizio degli anni ’60 da Padre Giovanni Piccirilli e altri panteschi, rappresenta uno dei più importanti luoghi di cultura dell’isola di Pantelleria. Inaugurato nel 1961, il cinema divenne presto un punto di riferimento sociale e culturale, offrendo agli abitanti locali l’esperienza cinematografica in un’epoca in cui la televisione non era ancora diffusa. All’inizio, la gestione fu affidata agli Oblati di Maria Vergine, l’ordine religioso a cui apparteneva Padre Piccirilli. La costruzione dell’edificio coinvolse attivamente la comunità pantesca, con i cittadini che contribuirono alla costruzione fornendo manodopera, strumenti e materiali.

Negli anni ’90, il Cineteatro subì un’importante ristrutturazione. Riaperto nel 1993, venne gestito da un gruppo di giovani volontari della parrocchia locale, che con passione portarono avanti il lavoro avviato dai loro predecessori. 

Un momento critico nella storia del cinema arrivò nel 2014, quando l’avvento del digitale rese necessario un costoso aggiornamento dei sistemi di proiezione. Il cinema rischiò la chiusura a causa dell’impossibilità di continuare con le vecchie attrezzature analogiche. Tuttavia, grazie a una raccolta fondi che vide il coinvolgimento di illustri sostenitori come Giorgio Armani, associazioni teatrali locali e vari donatori, fu possibile modernizzare la sala e dotarla di una proiezione digitale in 4K. Questo intervento non solo ha salvato il cinema, ma ha permesso di garantire la sua continuità in un’epoca sempre più dominata dalle nuove tecnologie.

Nel 2021, il Cineteatro ha celebrato il suo 60º anniversario con una serie di eventi che hanno reso omaggio alla sua lunga storia e alla sua importanza culturale per Pantelleria. Sotto la guida di Francesco Culoma, un gruppo di giovani volontari ha organizzato un festival lungo otto mesi, durante il quale si sono tenute mostre, interviste, proiezioni speciali e conferenze sul ruolo del cinema nella società contemporanea. 

Oggi, il Cineteatro San Gaetano continua a essere gestito da volontari locali, che con dedizione e passione portano avanti una tradizione culturale che dura da oltre sessant’anni. Nonostante le difficoltà, il cinema resta un baluardo della cultura pantesca, simbolo di resilienza e di impegno comunitario.

Pantelleria oggi: l’isola continua a ispirare il cinema

Pantelleria, con il suo fascino primordiale e l’atmosfera unica, si conferma una delle location cinematografiche più suggestive del Mediterraneo, capace di conquistare registi e artisti da tutto il mondo. I suoi paesaggi vulcanici, le acque cristalline e i caratteristici dammusi non sono solo scenografie straordinarie, ma veri e propri protagonisti delle storie narrate, aggiungendo profondità e significato a ogni opera.
Oltre alla sua bellezza naturale, Pantelleria vanta una comunità locale profondamente legata alla cultura e all’arte, simbolizzata da luoghi come il Cineteatro San Gaetano. Questo spazio, salvato dalla chiusura grazie all’impegno collettivo, rappresenta non solo la passione per il cinema, ma anche la capacità dell’isola di adattarsi ai cambiamenti preservando le sue radici.

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